Conosci la Schlumbergera?
La Natalina, conosciuta anche come cactus di Natale o Schlumbergera, è una pianta affascinante che porta un po’ di Brasile nelle nostre case durante le festività. Originaria delle foreste tropicali brasiliane, questa pianta deve il suo nome popolare alla sua straordinaria capacità di fiorire proprio nel periodo natalizio. Con i suoi rami appiattiti che cascano elegantemente e i suoi fiori vivaci in tonalità di rosso, rosa e bianco, la Natalina si trasforma in una vera e propria decorazione vivente. Alta dai 20 ai 40 centimetri, questa pianta forma un cespuglio rigoglioso che, quando in fiore, crea un effetto spettacolare che dura per settimane, rendendo ogni ambiente più festoso e accogliente.
Un fiore delicato con esigenze precise
Nonostante la sua apparenza robusta, la Natalina richiede cure attente per prosperare. Ama la luce, ma non sopporta il sole diretto, specialmente quello di mezzogiorno. È una pianta a giorno corto, il che significa che ha bisogno di un periodo di buio prolungato per stimolare la fioritura. Da metà settembre a fine ottobre, è cruciale posizionarla in un luogo più fresco (circa 15°C) con non più di 9 ore di luce al giorno. Questo trattamento speciale prepara la pianta alla sua spettacolare fioritura invernale. Una volta che i boccioli cominciano a formarsi, la Natalina può tornare in un ambiente più caldo (circa 20°C) e luminoso, dove mostrerà tutta la sua bellezza durante il periodo natalizio.
Terreno e rinvaso: le basi per una crescita sana
Come molti cactus, la Natalina predilige un terreno ben drenato e sabbioso. L’utilizzo di un terriccio specifico per cactus è ideale per garantire le condizioni ottimali di crescita. A differenza di altri cactus, però, la Natalina cresce relativamente velocemente e richiede rinvasi più frequenti, idealmente ogni due anni. Questo rinvaso regolare è essenziale per permettere alla pianta di svilupparsi pienamente e produrre fiori abbondanti e generosi. Un vaso troppo stretto può limitare la fioritura, riducendo sia il numero che la dimensione dei fiori. Il momento migliore per il rinvaso è la primavera, dopo il periodo di fioritura, quando la pianta entra in una fase di crescita attiva.
Irrigazione e umidità: un equilibrio delicato
L’irrigazione della Natalina richiede attenzione e moderazione. In generale, questa pianta necessita di acqua solo quando lo strato superiore del terreno si è asciugato, circa ogni due settimane. Tuttavia, il regime di irrigazione cambia durante l’anno. Nel periodo che precede la fioritura, da metà settembre a fine ottobre, la pianta richiede pochissima acqua, spesso una sola annaffiatura è sufficiente. Durante la fioritura, invece, può essere irrigata più frequentemente, fino a una volta alla settimana. Un aspetto importante da considerare è l’umidità ambientale: provenendo dalla giungla brasiliana, la Natalina apprezza un’atmosfera umida. Nebulizzare leggermente le foglie può aiutare a ricreare queste condizioni, ma è importante evitare di bagnare i fiori durante la fioritura.
Cura e risoluzione dei problemi
Per mantenere la Natalina in salute e promuovere una fioritura abbondante, è consigliabile concimarla mensilmente da marzo a settembre, sospendendo la fertilizzazione durante i mesi invernali. Se la pianta non fiorisce come dovrebbe, potrebbero esserci diverse ragioni: troppa luce prima della fioritura, un ambiente troppo caldo, eccessiva irrigazione o un vaso troppo grande. La propagazione della Natalina è relativamente semplice attraverso talee, un metodo che permette di moltiplicare facilmente la pianta in primavera. Infine, è importante ricordare che la linfa della Natalina può essere leggermente tossica per bambini piccoli e animali domestici, quindi è consigliabile posizionarla in un luogo sicuro e fuori dalla loro portata.
Con le giuste cure e attenzioni, la Natalina diventa non solo una splendida decorazione natalizia, ma anche un regalo perfetto per gli amanti delle piante, portando un tocco di colore e natura esotica nelle case durante la stagione invernale.


